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Sfatiamo una falsa convinzione: il funerale con cremazione non costa meno, costa uguale. Ovvero, il lavoro dell’impresario funebre è il medesimo sia che il feretro vada in terra, in loculo o in forno crematorio. Quello che cambia per il cittadino è la possibilità di risparmiare qualcosa sul fronte della concessione cimiteriale, in quanto i costi dei loculi per urne cinerarie sono molto più bassi di quelli per feretri, o addirittura quasi inesistenti nel caso che il defunto abbia disposto la dispersione in natura delle ceneri o l’affidamento dell’urna ad uno dei familiari. In questi casi non c’è necessità di procedere con la sottoscrizione di una concessione cimiteriale per un loculo (che ha raggiunto il costo al metro quadro delle ville di lusso) come avviene per i defunti con funerale diciamo” tradizionale”.
Come detto, nel caso che i parenti decidano di custodire le ceneri in cimitero è possibile risparmiare sensibilmente con la concessione di un loculo di ridotte dimensioni ad hoc per l’urna che costa molto meno rispetto ad un loculo destinato a ricevere un feretro normale.
Per quanto riguarda le imprese funebri, come detto, non cambia nulla. Quello che si registra è un progressivo e crescente indirizzo della clientela verso le bare meno costose nel caso che il defunto debba essere avviato a cremazione. Il cittadino si pone la domanda “Perché devo spendere tre o quattrocento euro in più per un feretro prestigioso che tanto tra poche ore verrà cremato?” “Tanto vale acquistare una bara in legno economico”. Sulla tematica dovremmo porci una domanda:” Cosa significa onoranza funebre? Significa onorare il defunto.” E’ evidente che sia una bara economica che una prestigiosa hanno la medesima funzione, ovvero contenere il defunto e consentirne la sua movimentazione in sicurezza. Quando il cittadino sceglie servizi ed accessori più elevati qualitativamente fa una scelta di campo: quella di dare evidenza di voler onorare il defunto nel momento del commiato. In definitiva di volere una vera e propria “onoranza funebre”.
Diciamo che, innanzi all’onoranza funebre, la razionalità non dovrebbe centrare e dunque ragionamenti tipo “la bara va bruciata e pertanto basta una economica” andrebbero rivalutati. Anche perché, ci sia consentito di aggiungere un pensiero, cosa cambia se una bara viene bruciata di lì a poche ore o se viene inserita in un loculo in cimitero per 20 anni, lontano dalla vista di chiunque? Non è che dopo vent’anni quest’ultima verrà recuperata , verrà ugualmente smaltita come un rifiuto cimiteriale. Dunque, a prescindere che il defunto venga cremato o meno quello che in defintiva è importante è il modo ed il mezzo con il quale si è accompagnato il defunto nel suo ultimo viaggio.
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