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Come si fa il testamento?
di Avv.Marina Laurenza - Studio Legale Fossa, Milano
Contenuti del testamento
Normalmente si dispone nel testamento dei propri beni. Non è detto però che chi redige un testamento debba necessariamente possedere patrimoni e beni da lasciare in eredità. Il testamento può avere anche contenuti di diverso genere; si possono lasciare disposizioni relative ai propri congiunti e alla loro vita, oppure formulare principi morali (il cosiddetto testamento spirituale). Nel testamento si possono riconoscere figli naturali e si può anche disporre di beni che non appartengono al “testatore” al momento della sua morte ma si danno indicazioni su possibili diritti di veder riconosciuta la proprietà su beni che al momento appartengono ad altri.
Chi può fare testamento
Possono disporre per testamento tutti coloro i quali non siano stati dichiarati incapaci dalla legge.
Chi non può fare testamento
1) Coloro che non hanno compiuto i 18 anni, dunque, la maggiore età;
2) Gli interdetti per infermità di mente
3) Quelli che sebbene non interdetti, siano stati incapaci d’intendere o di volere nel momento in cui fecero testamento.
L’onere di provare questa incapacità è a carico di chi intende far valere l’incapacità di queste persone. Chiunque abbia interesse può impugnare il testamento per i casi di incapacità sopra esposti entro 5 anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie.
Che cos’è il testamento olografo
Intanto il termine “olografo” significa “scritto di pugno”, cioè autentico, scritto da chi vuole lasciare le sue ultime volontà.
a) Il testamento deve essere dunque scritto per intero, a mano del testatore (la persona che esprime le sue volontà in caso di morte).
b) Deve essere datato e deve essere sottoscritto personalmente sempre da lui.
c) La firma deve essere posta in fondo al testamento.
Il testamento è valido solo se è comprensibile con certezza la persona del “testatore”. La data deve essere completa indicandosi (giorno, mese e anno).
La data
La questione della data e della sua precisione è molto importante perché potrebbero essere ritrovati più testamenti e sarà ritenuto valido soltanto quello che abbia una data certa successiva a tutti gli altri testamenti. Potranno però valere disposizioni testamentarie precedenti non incompatibili con l’ultimo testamento. E’ quindi bene specificare, in caso di più testamenti successivi, se si intende revocare i precedenti testamenti.
La firma
La firma del testamento, come si è detto, va messa alla fine delle disposizioni testamentarie. ATTENZIONE: se la firma viene messa sul margine del foglio finale, pur essendoci spazio alla fine delle disposizioni, il testamento è nullo. Esiste anche l’ipotesi in cui il testatore, una volta sottoscritto il proprio testamento, voglia aggiungere ulteriori proprie volontà o postille. In questo caso tali queste dovranno essere ulteriormente firmate.
Quando è nullo un testamento?
Quando un testamento è nullo? Ecco casi in cui un testamento è nullo. Vediamoli.
Nullità del testamento olografo (quello scritto in modo privato)
1) E’ nullo il testamento non sottoscritto.
2) E’ nullo (o annullabile) il testamento privo di data.
3) E’ nullo il testamento scritto da più persone, anche se l’aggiunta sia di una sola parola.
4) E’ nullo il testamento redatto su più fogli separati che non siano collegabili fra di loro dal punto di vista logico circa le varie disposizioni.
5) E’ nullo il testamento sottoscritto a margine dell’ultimo foglio anche se c’era spazio per firmarlo alla fine
6) Sono nulle le disposizioni aggiunte dopo la firma o le postille, se non ulteriormente firmate in calce
Nullità del testamento pubblico (quello scritto dal notaio)
1) E’ nullo il testamento se manca la redazione per iscritto da parte del notaio delle volontà del testatore
2) E’ nullo il testamento se manca la firma del “testatore”, cioè la persona che lascia le sue volontà
3) E’ nullo il testamento se manca la firma del notaio
4) E’ nullo il testamento se manca la data o la firma dei testimoni
Chiunque abbia interesse può richiedere l’annullamento del testamento, entro 5 anni dal giorno in cui il testamento è stato aperto.
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