Eredità, come tutelarsi dai debiti del defunto

Pubblicato: 07/10/2015 17:12:04
Categorie: Normativa , Più recenti

Nonostante la questione della successione ereditaria abbia sempre creato dubbi e timori, soprattutto riguardo la tutela degli eredi, che talvolta ricevono in successione dal proprio caro onerosi debiti da dover pagare, esistono strumenti legali utili nella risoluzione di tali problemi; vediamo quali. 

In merito, la legge offre due possibilità: la rinuncia dell'eredità o l'accettazione con beneficio di inventario. La prima, prevista dall'artt. 519 e ss. del codice civile, è una dichiarazione formale ricevuta da un notaio o dal cancelliere del Tribunale del circondario in cui si è aperta la successione, con la quale l’erede impedisce l’ingresso, nel suo patrimonio, dei diritti derivanti dall’eredità. Con la rinuncia l’erede non sarà tenuto a rispondere delle insolvenze del defunto (sia con lo Stato, di natura tributaria, sia con i privati).

La seconda opzione, ovvero l'accettazione con beneficio di inventario, prevista dagli artt. 490 e ss. del codice civile, è un atto giuridico da presentare ad un notaio o al cancelliere del Tribunale mediante il quale una persona dichiara di accettare un’eredità ma di voler evitare che il suo patrimonio personale venga confuso con quello del defunto.

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Visualizza tutti i commenti (1)

Stefano Fioramonti


18/05/2017 17:51:57

Ricordiamo che per l'accettazione con beneficio di inventario occorre rispettare le forme ed i termini prescritti per legge; in difetto l'accettazione risulterà come "pura e semplice". In ultimo preciserei che alcune categorie di soggetti (ad esempio gli incapaci, le persone giuridiche, gli enti non riconosciuti) possono accettare un'eredità solo con il beneficio di inventario. Consiglierei in questi casi di rivolgersi ad un professionista per le opportune consulenze.

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