Pubblicato:
10/05/2016 07:29:44
Categorie:
Attualità
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Dopo il recente episodio di lavori illegali negli obitori a Torino, anche a Cagliari è venuto a galla uno scandalo molto simile. Sono ben 168 le persone indagate nell'operazione "Caronte" guidata dai carabinieri del capoluogo sardo. Già 20 necrofori sono agli arresti domicialiari per aver sbrigato pratiche burocratiche di persone appena decedute negli ospedali di Cagliari senza aver nessun tipo di permesso. Inoltre questi soggetti suggerivano ai famigliari del defunto a quale agenzia funebre dovevano rivolgersi e infine arrivavano a chiudere le bare prima del tempo previsto dalla legge. Questi 20 individui sono accusati di: truffa aggravata, falso in atto pubblico e peculato. Tra le 168 persone indagate ci sono anche 11 impresari funebri.
Grazie alle indagini, condotte dal 2013 al 2015, si capisce come i necrofori avessero facilitato, illegalmente, i compiti di alcune agenzie funebri. In pratica queste persone segnalavano ai parenti dei defunti le agenzie "migliori" intascando dai 20 ai 200 euro per ogni servizio funebre arrivando a guadagnare più migliaia e migliaia di euro in un anno. Non solo, questi necrofori aiutavano nella vestizione delle salme in modo da mettere il corpo del defunto nella bara nel minor tempo possibile senza rispettare i tempi previsti dal regolamento della polizia mortuaria. Stando ai dati raccolti si parlerebbe di un giro d'affari di circa 500 mila euro in due anni.
Alcuni indagati rischiano di essere arrestati per truffa aggravata in quanto è stato dimostrato come alcuni dipendenti non rispettassero gli orari lavorativi e ,oltre a giostrare i turni di lavoro secondo i loro comodi e senza informare la direzione sanitaria, falsificassero e modificassero gli orari di ingresso ed uscita dei loro badge elettronici. Per altri è scattato il reato di peculato perchè venivano utilizzati a scopo personale alcuni strumenti ospedalieri.
In conclusione sono oltre 40 le agenzie funebri finite nell'inchiesta e ben 148 le persone denunciate, tra cui dipendenti e impresari funebri. Ci sono stati episodi registrati dalle telecamere, nascoste dai carabinieri, dove alcuni dipendenti delle imprese funebri hanno appoggiato delle mazzette nei pressi della bara destinate ai necrofori.
Ondate di illegalità che continuano a colpire il nostro paese senza soluzione di continuità. Fino a quando sentiremo parlare di questi abusi?
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Cagliariinbarca
23/08/2016 20:30:03
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