Pubblicato:
27/10/2016 07:37:39
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In Sicilia, negli ultimi anni, il numero delle operazioni di cremazione è cresciuto in modo esponenziale, ma i forni crematori a disposizione, quello di Palermo e quello di Messina, non sono sufficienti per colmare il numero delle richieste. Nel capoluogo siculo si registrano in media 600 cremazioni l'anno, ma molto spesso il forno crematorio si guasta. Questo costringe i cittadini a spostarsi a Messina oppure ad andare oltre lo stretto per recarsi al nuovo forno crematorio di Cosenza. Addirittura alcuni siciliani, in passato, si sono dovuti recare fino ad Avellino o a Salerno per cremare un proprio parente.
Tuttavia non è solo un problema di efficienza degli impianti. Il vero problema è che due forni crematori non bastano, perchè le liste d'attesa sono lunghissime e penalizzano i residenti delle altre città. Ecco perchè mesi fa la Giunta ha dato il via libera alla costruzione di un nuovo impianto crematorio all'interno del cimitero di Rotoli (PA): un progetto da quasi 3 milioni di euro. A Misterbianco (CT), invece, l'amministrazione comunale ha già pubblicato un appalto per la realizzazione di un impianto crematorio, ma al momento tutti i lavori sono fermi perchè c'è di mezzo un ricorso al Tar.
Inoltre dopo la pubblicazione del nuovo documento del Vaticano, sulla cremazione e la dispersione delle ceneri, le cose si sono complicate. Nel testo viene specificato come la Chiesa vieti espressamente ogni forma di dispersione delle ceneri in natura o alla loro conservazione nella propria abitazione. Infatti come si legge nell' "Ad resurgendum cum Christi": "Le ceneri del defunto devono essere conservate di regola in un luogo sacro, cioè nel cimitero o, se è il caso, in una chiesa o in un'area appositamente dedicata". Il problema è che queste aree però, sono molto rare nel territorio siciliano, come evidenzia la segretaria della Socrem di Ragusa, Gilda Amore: "Nei cimiteri ci dovrebbero essere i cinerari comuni, luoghi dove raccogliere le ceneri di chi non ha una sepoltura; in pochi però l'hanno adibita. Come associazione stiamo portando avanti un'opera di sensibilizzazione affinchè si possa venire incontro alle sempre più frequenti richieste."
La cremazioni sono in costante aumento in tutto il territorio nazionale, non solo in Sicilia. Ecco dunque che avere numerosi impianti per regione, funzionanti e a norma, aiuterebbe a colmare un numero di richieste sempre più elevato, destinato a crescere ancora nei prossimi anni.
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