Pubblicato:
05/10/2016 07:29:32
Categorie:
Cimiteri
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La Regione Lombardia ha detto "No" alla richiesta del Comune di Cinisello Balsamo (MI) di poter costruire un terzo impianto crematorio. Il progetto da un milione di euro non verrà dunque realizzato. Un duro colpo per il comune lombardo che vede sfumare così un'ulteriore e concreta possibilità di business. Infatti non si trattava solo di una necessità, ma la terza linea di cremazione avrebbe potuto facilmente portare guadagni e ricavi che sarebbero poi stati utilizzati per le opere di manutenzione dei cimiteri cittadini. Stando agli ultimi dati raccolti, il fatturato delle due linee di cremazione attualmente in funzione producono 1,3 milioni di euro di fatturato all'anno, che sono versati quasi esclusivamente da cittadini non residenti, in quanto gli abitanti di Cinisello Balsano godono di una tariffa personalizzata.
Delusa dalla decisione della Regione è sicuramente l'assessore agli Affari Generali Patrizia Bartolomeo che ha commentato così la notizia: "Confidavamo sulla nuova autorizzazione in quanto i ricavi avrebbero consentito di dare una prospettiva diversa ai cimiteri che necessitano di manutenzioni costanti. Siamo costretti a dover ripensare questo servizio".
Chi invece esulta per questo rifiuto da parte della Regione, sono i consiglieri comunali della lista civica "Insieme per Cinisello", Zonca e Scaffidi: "Il Comune intendeva dare vita a una industria della cremazione sulla pelle dei cittadini. I due forni già in funzione non fanno altro che creare problemi alla popolazione, senza contare che quello di più recente costruzione ha continuamente problemi tecnici. Quel milione di euro può essere investito per lavori più utili per la città".
Una decisione che farà riflettere molto gli abitanti del comune lombardo: sarà un'occasione di business persa? O sarà l'opportunità per investire quel milione di euro in nuovi lavori utili in altri settori?
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