Un listino prezzi comune per le onoranze funebri: l'idea nasce a Vigonza (PD)

Pubblicato: 29/03/2016 07:33:36
Categorie: Attualità , Imprese Funebri , Mondo Funeraria , Più recenti

Una proposta sorprendente

A Vigonza (PD) è stato stipulato un accordo tra l'amministrazione comunale e le imprese funebri che vorranno aderire per un prezziario comune sui servizi funebri valido fino al 2022. "Abbiamo fatto una ricerca di mercato che ci ha consentito di stabilire il costo di servizi funebri di qualità minima garantita a prezzi convenzionali" ha dichiarato il sindaco Nunzio Tacchetto. I costi, a cui va aggiunta l'iva,  sono già stati resi noti e sono i seguenti:

- 1450 euro per un servizio funebre che prevede l'inumazione del defunto nel campo comune, con un cofano di dimensioni standard vernicato con uno spessore di 2,5 cm.

- 1700 euro per una tumulazione con cofano standard, ma con l'aggiunta di una cassa metallica in zinco interna alla bara.

Per bambini o i neonati il prezzo non cambia, sia che si scegla la tumulazione classica o la cremazione o l'inumazione, l'unica cosa che influisce sul prezzo è la dimensione del cofano: 

- 650 euro un servizio funebre che comprende un cofano da 60 a 120 cm

- 850 euro per il servizio funebre con un cofano da 120 a 150 cm

- 200 euro per la vestizione del cadavere

- 80 euro per il disbrigo delle pratiche amministrativa

Sono compresi nel prezzo il velo coprisalma, un cuscino, la targhetta per il nome e l'imbottittura interna.

Esclusi dall'offerta ci sono tutti quei servizi che completano l'iter del funerale come la pubblicazione del manifesto funebre, i fiori, le spese per il trasporto, la concessione della sepoltura e i diritti comunali e sanitari.

La risposta della FENIOF

Critica sull’iniziativa la FENIOF che, al pari di altre convenzioni simili adottate in passato in qualche comune, ritiene tale progetto utile unicamente a dare visibilità mediatica alla politica comunale che propone simili iniziative. Le imprese funebri sono già in grado di prevedere, in seno ai propri listini, funerali economici. Tali progetti tendono a creare confusione nei cittadini tra la vera onoranza funebre ed i servizi funebri più semplici e dalle forniture di minor pregio.

“Se i comuni avessero davvero a cuore le tasche dei cittadini – ha inoltre dichiarato il Segretario della FENIOF Alessandro Bosi- avrebbero già gli strumenti per farlo, ad esempio andando ad abbassare sensibilmente certe esose tariffe cimiteriali (attività di competenza dei comuni) piuttosto che occuparsi dei servizi di onoranze funebri che sono attività sottoposte al mercato. Ma le tariffe cimiteriali non si toccano! E’ ovviamente più comodo interessarsi dei costi dei funerali che non toccano gli interessi delle casse comunali! Con queste azioni si sposta l’attenzione dei cittadini dai costi dei servizi e delle concessioni cimiteriali che spesso superano al metro quadro le tariffe delle ville di lusso. I comuni dimostrassero per una volta di avere a cuore gli interessi dei cittadini intervenendo negli ambiti nei quali hanno competenza, abbassando le tariffe cimiteriali. Poi, una volta fatto ciò, parliamo pure dei prezzi dei funerali ma senza dietrologie ed inganni per i cittadini".

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Visualizza tutti i commenti (1)

Valentino Cesari


29/03/2016 09:34:03

Devo dire che il listino prezzi così composto non vuol dire nulla!!!! Un vero listino deve comprendere tutto il servizio Funebre sempre con prezzi standard altrimenti tutti saremmo uguali e i Servizi Funebri li farebbe il più simpatico o il più attrezzato. Secondo me si doveva fare un unico conto per il totale del servizio e , poi, chiaramente il vero prezzo sarà definito dal costo del cofano, della imbottitura, dal personale impiegato al trasporto, dal tipo di carro scelto, dai fiori e/abbellimento. Così è come il nulla. Saluti.

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