Pubblicato:
01/04/2016 07:30:09
Categorie:
Attualità
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Russia - Nel cimitero di Celyabins, nei pressi dei monti Urali, è avvenuta una vera e propria guerriglia tra bande per avere il controllo del camposanto. Alcune persone stavano seppelendo un loro caro quando all'improvviso alcuni malviventi hanno fatto irruzione cominciando a sparare con dei Kalashnikov, senza però ferire nessuno.
I parenti del defunto avrebbero raccontato che non appena avuta la notizia della scomparsa del proprio caro si sarebbero rivolti ad un'agenzia funebre per preparare la tomba per il defunto. Al momento della sepoltura sono comparsi dieci uomini muniti di passamontagna, mazze da baseball e armi da fuoco e avrebbero allontanato i dipendenti delle pompe funebri. Successivamente avrebbero minacciato e circondato i parenti del defunto.
Gli addetti alla tumulazione, ingaggiati dai parenti, si sono rifiutati di continuare i lavori lasciando finire il processo di sepoltura ai parenti.
L'amministrazione cimiteriale ha negato ogni addebito dichiarando che non è legato alla preparazione della tomba. Stando alle parole della direttrice, gli operai hanno il compito di assegnare i pezzi del terrenno e di verificare che tutte le norme sanitarie vengano rispettate, in particolare la distanza e la profondità della tomba. Una volta rispettate queste condizioni chiunque può scavare una fossa, sia i familiari che delle imprese specializzate.
I familiari hanno vissuto attimi di terrore, poi per fortuna è arrivata la polizia che ha gestito al meglio la situazione allontanando i malviventi.
Fatti come questo in Italia ancora non si sono sentiti e speriamo che non accadano mai.
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