Pubblicato:
17/06/2016 07:34:01
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Attualità
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Una cittadina francese si era recata al cimitero di Poggioreale di Napoli per far visita alla cappella di famiglia nella quale è custodita la tomba di un suo trisavolo, un ex soldato al servizio di Re Ferdinando I. Una volta all'interno della struttura la donna, con sua grande sorpresa, scopre che è stata ristrutturata e anche l'incisione del nome è cambiata da "de Gasset" a "Santangelo IV. Inoltre è stata cambiata anche la serratura. Ovviamente la signora ha sporto denuncia e da questo fatto sono partite le indagini della Procura di Napoli sulla vendita illegale di loculi e cappelle di famiglia nel camposanto napoletano.
Ieri mattina la Guardia di Finanza ha sequestrato 8 cappelle gentilizie. Il principale indagato è un noto impresario funebre della zona, Carmine Montuoro. L'accusa è quella di truffa aggravata ai danni del Comune di Napoli e dei privati cittadini.
Stando alle indagini l'impresario funebre in questione si sarebbe appropriato le cappelle in questione senza ricevere alcun tipo di permesso e , dopo averle ristrutturate abusivamente, avrebbe messo sul mercato a disposizione dei cittadini i loculi ricavati a prezzi più altri rispetto agli altri, violando la normativa esistente.
Si parla di un giro d'affari da centinaia di migliaia di euro per cappella (queste contengono fino a 70 loculi), per un profitto totale di oltre un milione di euro. Tutta l'indagine svolta dalla Guardia di Finanza è stata possibile anche grazie all'aiuto dell'ufficio Cimiteri del Comune.
Questa volta a rimetterci non sarebbe solo il Comune, ma anche gli stessi cittadini che avrebbero fatto "affari" con Montuoro, visto che non sono e non saranno mai i legittimi proprietari di quei loculi, pur avendolo pagato. Una truffa globale che, se confermata, comporterebbe soltanto danni.
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