Pubblicato:
22/06/2017 07:32:56
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È un vero e proprio scandalo quello che sta venendo fuori in questi giorni in provincia di Catania. Sembra infatti che un barelliere di un'ambulanza sia il responsabile della morte di molte persone. L'uomo avrebbe iniettato dell'aria nelle vene di alcuni pazienti per poi poter lucrare sui servizi funebri annessi al decesso del soggetto.
La Dda di Catania ha avviato le indagini dopo che sono state rese pubbliche dellle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia durante un servizio della trasmissione "Le Iene" andato in onda su Italia 1. Dopo che il servizio è stato mandato in onda, il pentito avrebbe denunciato tutto alla procura che ha immediatamente aperto un'inchiesta per omicidio. Nei giorni scorsi i carabinieri di Paternò hanno sequestrato tutte le cartelle cliniche dell'ospdeale di Biancavilla che riguardano casi di morte sospetti avvenuti all'interno dell'ambulanza.
Il sistema era tanto semplice quanto folle: una volta caricato il paziente sul veicolo della croce rossa, il barelliere iniettava dell'aria nelle vene del soggetto in modo da causargli delle embolie mortali. Il tutto veniva eseguito solo per incassare del denaro da imprese funebri che erano disposte a pagare fino a 300 euro per ogni defunto. Le vittime venivano scelte in base alle condizioni di salute in cui versavano e si decideva a priori chi doveva essere trasportato sano e salvo in ospedale e chi invece doveva morire.
Come commenta la Dda di Catania siamo di fronte ad "Un fatto orribile ed un'inchiesta seria, di conseguenza, le dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia andranno sottoposte alle verifiche che il caso richiede".
Il lavoro dei militari continua senza sosta. Infatti oltre ad aver sequestrato tutte le cartelle ciniche dei pazienti, gli investigatori stanno raccogliendo numerose testimonianze che confermerebbero gli episodi precedentemente descritti.
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