Istat: Tasso di mortalità record nel 2015, non succedeva dal 1945

Pubblicato: 05/07/2016 07:07:18
Categorie: Attualità , Mondo Funeraria , Più recenti

Un saldo negativo

L'Istat ha pubblicato le analisi dei dati raccolti sui tassi di natalità e di mortalità del 2015 nel nostro paese. Entrambi i dati non sono per niente confortanti: se da un lato il tasso della natalità non sorprende più di tanto (perchè già da molti anni è così), nonostante sia diminuito di quasi 3 punti percentuale, quello della mortalità ha riscontrato un aumento preoccupante, oltre il 9% in più rispetto al 2014. Un dato del genere non si registrava dal 1945. 

Il 2015 è stato un anno "nero" dal punto di vista delle analisi demografiche, infatti il nostro paese ha registrato un saldo (nati meno morti) negativo per quasi 162 mila unità. La crescita zero di questi ultimi anni di certo non aiuta, ma a destare particolarmente l'attenzione degli studiosi è il dato sul numero dei decessi, ben 647.571, un valore che supera di quasi 50 mila unità quello dell'anno precedente. Nonostante il nostro paese abbia un età media molto alta, e quindi è un paese che "invecchia" velocemente, non ci si aspettava un simile dato.

Italia troppo vecchia

Se si analizzano i decessi mese per mese confrontandoli con i 3 anni precendenti (dal 2012 al 2014) si può vedere come i picchi di mortalità si verifichino quasi sempre nei periodi dove i fattori influenzali sono più diffusi e nel mese di Luglio dove, generalmente, le temperature sono molto alte per quasi tutto il mese. Poi bisogna anche dire che questo dato della mortalità è esploso così tanto a causa della bassa mortalità dell' anno precedente. Se si guarda attentamente, l'85% dei decessi si concentra tutto su dei soggetti con età compresa tra i 75 e i 97 anni. Se aumenta il numero degli anziani la popolazione diventa "debole" e fattori come influenza o gli sbalzi climatici possono diventare fatali per questa classe di soggetti.

L'area dove si è registrato un maggiore tasso di mortalità è il Nord - Ovest dove si riscontra un +9.7% rispetto al 2014, mentre la regione più "decimata" è stata la Valle d'Aosta dove il tasso di mortalità è cresciuto dell'1.8%. Per quanto riguarda il numero dei decessi per gli stranieri non si riscontrano particolari picchi, infatti il dato è molto simile a quello dell'anno precedente (2014).

I dati dello scorso anno sono oggettivamente preoccupanti e con un tasso di natalità così basso si fa fatica a pensare positivo per il futuro.

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